di Leonardo Manzan e Rocco Placidi
regia Leonardo Manzan
con Paola Giannini
progetto sonoro Filippo Lilli
luci Paride Donatelli

produzione La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello, Elledieffe, Teatro Verdi Pordenone

con il contributo della Regione Campania L.R. n. 6/2007

di Leonardo Manzan e Rocco Placidi
regia Leonardo Manzan
con Paola Giannini
progetto sonoro Filippo Lilli
luci Paride Donatelli

produzione La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello, Elledieffe, Teatro Verdi Pordenone

con il contributo della Regione Campania L.R. n. 6/2007

Date Tournée

13 e 14 luglio PORDENONE Teatro Comunale Giuseppe Verdi

Echo-Chamber è il nuovo spettacolo-performance di Leonardo Manzan – regista due volte vincitore alla Biennale di Venezia: nel 2018 si aggiudica il premio di produzione per Registi Under 30 con lo spettacolo Cirano deve Morire, nel 2020 Glory Wall viene premiato come miglior spettacolo del Festival.

Echo-Chamber è un’irriverente riflessione sull’arte, tema che il giovane regista affronta con ironia e disincanto. Ad affiancarlo anche in questa occasione ci sarà il suo affiatato team: Rocco Placidi per la drammaturgia e Paola Giannini protagonista in scena.

Un artista contemporaneo presenta al pubblico la sua opera.
Ma in quanto artista contemporaneo la sua opera non ha alcuna qualità estetica: è pura riflessione sull’arte, citazione perpetua, esibizione di intelligenza, sarcasmo, volontà di piacere, di sorprendere con paradossi e parodie.
Come in un museo ad ogni spettatore viene fornita un’audioguida con la quale ascoltare la descrizione dell’opera ma è proprio qui, nella testa dello spettatore, che prende vita lo spettacolo: i pensieri, le divagazioni, le speranze si realizzano sul palco e così alla fine, come spesso accade con l’arte contemporanea, le parole che analizzano, criticano e commentano un’opera pian piano si sostituiscono a essa e ne prendono il posto.

“Ma di questo discorso sull’arte ascoltiamo tutti la stessa versione? Quale punto di vista, quali opinioni risuonano nelle cuffiette – la camera d’eco – degli altri spettatori?
Dalla metafora alla realtà, la camera dell’eco diventa lo spazio d’esposizione, dove il brusio di una platea si fa opinione, l’opinione mette in moto l’immaginazione, l’immaginazione dà spettacolo, lo spettacolo torna brusio. Cioè arte. Il luogo dove tutte le idee si somigliano e non si mettono mai in discussione. Non a caso il museo che l’autore ha scelto per presentare la sua creazione è un teatro”. 
Leonardo Manzan

 

 

 

 

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