di Eduardo De Filippo

con
Luca De Filippo
Massimo De Matteo
Nicola Di Pinto
Carolina Rosi

ed in ordine alfabetico
Giovanni Allocca
Carmen Annibale
Gianni Cannavacciuolo
Alessandra D’Ambrosio
Antonio D’Avino
Paola Fulciniti
Lydia Giordano
Daniele Marino
Giulia Pica

regia Luca De Filippo
scene e costumi Raimonda Gaetani
luci Stefano Stacchini
consulenza magica Bustric

personaggi e interpreti:
signora Locascio Paola Fulciniti
signora Zampa Alessandra D’Ambrosio
signorina Zampa, sua figlia Carmen Annibale
Marta Di Spelta Lydia Giordano
Calogero Di Spelta, suo marito Massimo De Matteo
Mariano D’Albino, amante di Marta Antonio D’Avino
il cameriere dell’albergo Metropole Daniele Marino
Gervasio Penna Gianni Cannavacciuolo
Arturo Recchia Nicola Di Pinto
Amelia Recchia, sua figlia Giulia Pica
Otto Marvuglia Luca De Filippo
Zaira, sua moglie Carolina Rosi
il brigadiere di PS Giovanni Allocca
Roberto Magliano Antonio D’Avino
Gennaro Fucecchia, servo di Calogero Nicola Di Pinto
Gregorio Di Spelta, fratello di Calogero Daniele Marino
Matilde, madre di Calogero Gianni Cannavacciuolo
Oreste Intrugli, cognato di Calogero Giovanni Allocca
Rosa Intrugli, sorella di Calogero Carmen Annibale

aiuto regia Carolina Rosi, aiuto scene Alessandro Nico
aiuto costumi Simona Morresi, assistente regia Antonio D’Avino
direttore di scena Ivan De Paola, macchinista Francesco Scognamiglio
datore luci Danilo Cencelli, aiuto tecnico Giulio Grappelli, sarta Pina Sorrentino
costumi Costumi d’Arte Roma, calzature Pompei
parrucche Rocchetti&Rocchetti, trucco Lucia Pazzagli
scene Maestri di Scena, materiale elettrico Ifet, trasporti Move & Show Service Futura
foto di scena Tommaso Le Pera, grafica Arké
progetto web Angelo Cannatà, comunicazione Roberta Rem e Francesca Torcolini
segreteria di produzione Deborah Frate, Sabrina Competiello
produzione e amministrazione Alessandro Mattias, organizzazione Ornella Vannetti

di Eduardo De Filippo

con
Luca De Filippo
Massimo De Matteo
Nicola Di Pinto
Carolina Rosi

ed in ordine alfabetico
Giovanni Allocca
Carmen Annibale
Gianni Cannavacciuolo
Alessandra D’Ambrosio
Antonio D’Avino
Paola Fulciniti
Lydia Giordano
Daniele Marino
Giulia Pica

regia Luca De Filippo
scene e costumi Raimonda Gaetani
luci Stefano Stacchini
consulenza magica Bustric

personaggi e interpreti:
signora Locascio Paola Fulciniti
signora Zampa Alessandra D’Ambrosio
signorina Zampa, sua figlia Carmen Annibale
Marta Di Spelta Lydia Giordano
Calogero Di Spelta, suo marito Massimo De Matteo
Mariano D’Albino, amante di Marta Antonio D’Avino
il cameriere dell’albergo Metropole Daniele Marino
Gervasio Penna Gianni Cannavacciuolo
Arturo Recchia Nicola Di Pinto
Amelia Recchia, sua figlia Giulia Pica
Otto Marvuglia Luca De Filippo
Zaira, sua moglie Carolina Rosi
il brigadiere di PS Giovanni Allocca
Roberto Magliano Antonio D’Avino
Gennaro Fucecchia, servo di Calogero Nicola Di Pinto
Gregorio Di Spelta, fratello di Calogero Daniele Marino
Matilde, madre di Calogero Gianni Cannavacciuolo
Oreste Intrugli, cognato di Calogero Giovanni Allocca
Rosa Intrugli, sorella di Calogero Carmen Annibale

aiuto regia Carolina Rosi, aiuto scene Alessandro Nico
aiuto costumi Simona Morresi, assistente regia Antonio D’Avino
direttore di scena Ivan De Paola, macchinista Francesco Scognamiglio
datore luci Danilo Cencelli, aiuto tecnico Giulio Grappelli, sarta Pina Sorrentino
costumi Costumi d’Arte Roma, calzature Pompei
parrucche Rocchetti&Rocchetti, trucco Lucia Pazzagli
scene Maestri di Scena, materiale elettrico Ifet, trasporti Move & Show Service Futura
foto di scena Tommaso Le Pera, grafica Arké
progetto web Angelo Cannatà, comunicazione Roberta Rem e Francesca Torcolini
segreteria di produzione Deborah Frate, Sabrina Competiello
produzione e amministrazione Alessandro Mattias, organizzazione Ornella Vannetti

Date Tournée

OTTOBRE/DICEMBRE 2012

dal 10 al 14 ottobre PERUGIA Teatro Morlacchi
dal 16 al 21 ottobre GENOVA Teatro della Corte
dal 24 ottobre all’11 novembre NAPOLI Teatro San Ferdinando
13 novembre SANTA MARIA CAPUA VETERE Teatro Garibaldi
dal 14 al 18 novembre SALERNO Teatro Verdi
dal 21 novembre al 6 dicembre MILANO Piccolo Teatro Strehler
dall’11 al 16 dicembre FIRENZE Teatro della Pergola
dal 17 al 20 dicembre LUGO Teatro Rossini
21 e 22 dicembre FANO Teatro della Fortuna

GENNAIO/APRILE 2013

dall’11 al 13 gennaio PISTOIA Teatro Manzoni
dal 17 al 20 gennaio CESENA Teatro Bonci
21 e 22 gennaio COLLE VAL D’ELSA Teatro Popolo
23 gennaio GROSSETO Teatro Moderno
dal 25 al 27 gennaio LUCCA Teatro del Giglio
28 e 29 gennaio JESI Teatro Pergolesi
31 gennaio PIETRASANTA Teatro Comunale
dall’1 al 3 febbraio PISA Teatro Verdi
6 e 7 febbraio BRINDISI Teatro Verdi
dall’8 al 10 febbraio BARI Teatro Petruzzelli
dal 12 al 14 febbraio PESCARA Teatro Massimo
dal 15 al 17 febbraio CASERTA Teatro Comunale
dal 19 febbraio al 10 marzo ROMA Teatro Quirino
dal 12 al 14 marzo PAVIA Teatro Fraschini
15 e 16 marzo VIGEVANO Teatro Cagnoni
18 e 19 marzo LEGNAGO Teatro Salieri
dal 20 al 24 marzo MESTRE Teatro Toniolo
25 e 26 marzo VICENZA Teatro Comunale
6 e 7 aprile AVELLINO Teatro Gesualdo
10 e 11 aprile MATERA Teatro Duni
dal 12 al 14 aprile BARLETTA Teatro Curci
dal 16 al 21 aprile PALERMO Teatro Biondo

Continuando il lavoro di approfondimento sulla drammaturgia di Eduardo del primo dopoguerra, a partire da ottobre 2012 La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo propone La Grande Magia, commedia tra le meno rappresentate del grande drammaturgo napoletano, messa in scena solo dallo stesso Eduardo con la sua compagnia e poi da Giorgio Strehler con il Piccolo Teatro di Milano dal 1985 in poi.

A chi gli chiedeva cosa aveva voluto dire con La Grande Magia, Eduardo rispondeva che aveva voluto significare che “la vita è un gioco, e questo gioco ha bisogno di essere sorretto dall’illusione, la quale a sua volta deve essere alimentata dalla fede… Ogni destino è legato ad altri destini in un gran gioco eterno del quale non ci è dato scorgere se non particolari irrilevanti” (Il Dramma, marzo 1950)

Il tema sostanziale de La Grande Magia è il rapporto tra realtà, vita e illusione: il Professor Otto Marvuglia fa “sparire” durante uno spettacolo di magia la moglie di Calogero Di Spelta per consentirle di fuggire con l’amante, e fa poi credere al marito che potrà ritrovarla solo se aprirà con totale fiducia nella fedeltà di lei la scatola in cui sostiene sia rinchiusa. Alla fine la donna ritorna pentita, ma il marito si rifiuta di riconoscerla, preferendo restare ancorato all’illusione di una moglie fedele custodita nella inseparabile scatola.

Ove si consideri il periodo di scrittura e prima messa in scena del testo, tra il 1946 e il 1950, va rilevata la sua modalità coraggiosamente sperimentale, con numerosissimi riferimenti meta teatrali: Eduardo parla in modo preciso del rapporto tra il mondo del teatro e quello degli spettatori, e dei confini, invisibili ma invalicabili, tra queste due realtà complementari. Ma parla forse anche della crisi di un autore che aveva creduto di trovare la propria funzione negli anni difficili ma pieni di speranza e di entusiasmo del primo dopoguerra e si accorge che il mondo – cieco e sordo – preferisce non guardare in faccia la realtà: in particolare il teatro è considerato un’arte accessoria, non uno strumento di allerta ma solo un tranquillizzante gioco di illusione.
Così il protagonista Otto Marvuglia “professore di scienze occulte, celebre illusionista” – come recita la locandina prima del testo – fa sì tornare alla mente la figura di SikSik “artefice magico” ma con ben altre scaltrezze e capacità di manipolare: e tutto diviene più inquietante.