Sogno di una notte di mezza sbornia
Sogno di una notte di mezza sbornia
di Eduardo De Filippo
liberamente tratta dalla commedia
La fortuna si diverte di Athos Setti
con
Luca De Filippo
Carolina Rosi
Nicola Di Pinto
Massimo De Matteo
e
Giovanni Allocca
Carmen Annibale
Gianni Cannavacciuolo
Viola Forestiero
Paola Fulciniti
regia Armando Pugliese
scene Bruno Buonincontri
costumi Silvia Polidori
musiche Nicola Piovani
luci Stefano Stacchini
di Eduardo De Filippo
liberamente tratta dalla commedia
La fortuna si diverte di Athos Setti
con
Luca De Filippo
Carolina Rosi
Nicola Di Pinto
Massimo De Matteo
e
Giovanni Allocca
Carmen Annibale
Gianni Cannavacciuolo
Viola Forestiero
Paola Fulciniti
regia Armando Pugliese
scene Bruno Buonincontri
costumi Silvia Polidori
musiche Nicola Piovani
luci Stefano Stacchini
Date Tournée 2014-2015
OTTOBRE/DICEMBRE 2014
dal 10 al 12 ottobre LUCCA Teatro del Giglio
dal 15 ottobre al 2 novembre NAPOLI Teatro Diana
4 e 5 novembre TERNI Teatro Secci
6 novembre TODI Teatro Comunale
8 e 9 novembre CAGLIARI Teatro Massimo
20 novembre VELLETRI Teatro Artemisio – G.M. Volontè
21 novembre ARZANO Teatro Eduardo De Filippo
22 e 23 novembre AVELLINO Teatro Gesualdo
25 novembre AFRAGOLA Teatro Gelsomino
26 novembre GIFFONI Teatro Truffaut
27 novembre SANTA MARIA CAPUA VETERE Teatro Verdi
28 novembre BENEVENTO Teatro Massimo
29 e 30 novembre SALERNO Teatro delle Arti
dal 2 al 7 dicembre BERGAMO Teatro Donizetti
dal 12 al 31 dicembre MILANO Teatro Franco Parenti
GENNAIO/APRILE 2015
dal 2 al 6 gennaio MILANO Teatro Franco Parenti
7 gennaio CHIASSO Teatro di Chiasso
8 gennaio BUSTO ARSIZIO Teatro Manzoni
dal 9 all’11 gennaio BOLOGNA Teatro Duse
dal 13 al 18 gennaio VERONA Teatro Nuovo
20 gennaio SAN CASCIANO Teatro Niccolini
21 gennaio CAMPI BISENZIO Teatro Dante
22 gennaio POGGIBONSI Teatro Verdi
24 gennaio SAN BENEDETTO DEL TRONTO Teatro Concordia
25 gennaio SAN SEVERINO MARCHE Teatro Feronia
dal 26 al 28 gennaio PESCARA Teatro Circus
29 gennaio GAETA Teatro Ariston
30 gennaio LATINA Teatro Comunale
31 gennaio e 1 febbraio FOGGIA Teatro Giordano
2 febbraio SAN SEVERO Teatro Verdi
4 e 5 febbraio TARANTO Teatro Orfeo
dal 6 all’8 febbraio BARLETTA Teatro Curci
9 febbraio CERIGNOLA Teatro Comunale
10 febbraio ORTONA Teatro Tosti
11 febbraio CAMPOBASSO Teatro Savoia
12 febbraio CAPUA Teatro Ricciardi
15 e 16 febbraio COSENZA Teatro Rendano
17 febbraio DIAMANTE Teatro Vittoria
dal 9 al 19 aprile ROMA Teatro Ambra Jovinelli
20 aprile FROSINONE Teatro Nestor
21 aprile MONTALTO DI CASTRO Teatro Comunale
22 aprile LERICI Teatro Astoria
dal 24 al 26 aprile TRENTO Teatro Santa Chiara
Dopo il lavoro degli ultimi anni, durante i quali è stato realizzato un puntuale approfondimento sulla drammaturgia di Eduardo del primo dopoguerra, con Sogno di una notte di mezza sbornia la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo propone un nuovo progetto, questa volta specificatamente tematico, sui testi di Eduardo, in un percorso che porterà successivamente all’allestimento di Non ti pago, che lo stesso Eduardo definisce “una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che io abbia mai scritto”.
Infatti Sogno di una notte di mezza sbornia –scritta da Eduardo nel 1936– ne è il prologo naturale: si parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente, che solo in questo modo ha la capacità di pensare a un futuro migliore per sopravvivere al proprio presente.
Questa commedia fu tratta da La fortuna si diverte, scritta da Athos Setti nel 1933 per la scena toscana; fu poi rappresentata nel 1934 da Ettore Petrolini in romanesco con il titolo La fortuna di Cecè e da Angelo Musco in siciliano come La profezia di Dante per arrivare nel ’37 al Teatro Umoristico dei De Filippo col titolo e l’adattamento che conosciamo, con numerose riprese durante le varie stagioni dato lo straordinario successo riscontrato. La commedia fu valutata dalle recensioni dell’epoca tra le più esilaranti che la compagnia Umoristica I De Filippo abbia mai messo in scena.
“…Attraverso questo lavoro Eduardo ha l’opportunità di indagare profondamente sui linguaggi, le forme, i ritmi teatrali, […] di fare propria una commedia scritta da altri restituendo alla collettività teatrale la sua identità di artista e di creatore.” (R. De Simone)
Utilizzando lo stile comico, a volte grottesco fino a pervenire alla farsa, Eduardo combina la forma della classica e antica tradizione teatrale napoletana con le tematiche che saranno sviluppate appieno nelle sue commedie successive. Al centro di Sogno di una notte di mezza sbornia c’è dunque il popolare gioco del lotto, dove però qui la scommessa si pone fra la vita e la morte e i rapporti sono fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti.
Nello sviluppo della commedia è inoltre presenza sostanziale la comunità dei familiari e degli amici, stretta intorno al protagonista ed al suo dramma forse più per egoistico interesse personale che per solidarietà e sostegno, una comunità grazie alla quale Eduardo può declinare il carattere corale e sfaccettato della sua drammaturgia.
E poi, soprattutto, c’è il finale che non chiude, ma rilancia una sorpresa che non si consuma mai, fra gioco dell’esistenza e gioco della scena.
Ancora una volta Eduardo, in modo ironico e intelligente, pungente e raffinato, ci propone un’occasione di riflessione sul nostro modo di stare al mondo.
Breve sinossi
A Pasquale Grifone, un povero facchino, piace alzare il gomito e quando beve fa sogni strani, così da ricevere la “visita” di Dante Alighieri, del quale gli era stato regalato un busto in gesso. Il Poeta suggerisce all’uomo quattro numeri da giocare al lotto, sottolineando però che essi rappresentano anche la data e l’ora della sua morte. Di lì a poco, la quaterna esce e Pasquale vince una forte somma di denaro; la famiglia si adatta prestissimo alle nuove condizioni e nessuno si preoccupa della crescente disperazione del povero Pasquale, terrorizzato dalla sua “imminente” morte, cercano anzi di convincerlo del fatto che si tratti solo di una sciocca superstizione. Il giorno annunciato però la famiglia si veste a lutto: tutti, ormai, sono convinti che quelli siano gli ultimi momenti di vita dell’uomo ma quando il pericolo sembra ormai scongiurato un colpo di scena riapre il gioco…