parole di Eduardo in forma di concerto

musiche di Antonio sinagra
con Luca De Filippo
cantanti Lalla Esposito, Lello giulivo
pianoforte – tastiere Ciro Cascino, Luca Mennella
luci Stefano Stacchini
suono Corrado Cristina
regista assistente Carolina Rosi
regia Luca De Filippo

grazie a Bruno Garofalo per la collaborazione

parole di Eduardo in forma di concerto

musiche di Antonio sinagra
con Luca De Filippo
cantanti Lalla Esposito, Lello giulivo
pianoforte – tastiere Ciro Cascino, Luca Mennella
luci Stefano Stacchini
suono Corrado Cristina
regista assistente Carolina Rosi
regia Luca De Filippo

grazie a Bruno Garofalo per la collaborazione

Date Tournée

2002

19 luglio SANTA MARIA CAPUA VETERE Anfiteatro Campania
20 luglio TORRE ANNUNZIATA Piscina Scavi di Oplonti
21 luglio FRASCATI Villa Torlonia
22 luglio TARQUINIA Chiostro San Marco
23 luglio SESSA AURUNCA Anfiteatro
25 luglio AMALFI Darsena
26 luglio TELESE Teatro delle Terme
27 luglio CASSINO Teatro Roma
28 luglio TEGGIANO Castello Macchiaroli
29 luglio POLICORO Anfiteatro Comunale
31 luglio SASSARI Cortile di S. Maria in Betlemme
1 e 2 agosto NORA Teatro Romano
4 agosto MONTALCINO La Fortezza
5 agosto RIETI Chiostro Santa Lucia
6 agosto GIFFONI Il Giardino degli Aranci
7 agosto MARATEA Villa Tarantini
8 agosto LOGOPESOLE Castello
9 agosto SORRENTO Villa Fiorentina
10 agosto PENNE Villa Comunale
11 agosto SIROLO Teatro nelle Cave del Monte Conero

Si tratta di un racconto formato da tanti tasselli, in un tragitto eduardiano segnato da poesie, riflessioni, momenti di teatro, come in un concertato la cui partitura è la scrittura di Eduardo stesso.
Le musiche di Antonio Sinagra tengono sì conto della tradizione partenopea ma evitano tutto ciò che potrebbe essere “retorico” e puro “colore”.

Note di regia
Note di regia

IL PERCHÉ DI UNO SPETTACOLO
Ho dato a Penziere Mieje un sottotitolo: parole di Eduardo in forma di concerto, per precisare meglio che le parole di Eduardo sono diventate momento di ispirazione per la musica di Antonio Sinagra, per i cantanti ed i musicisti che mi hanno seguito, per me che oramai da tanto tempo e a più riprese lavoro a questo progetto.
Costruito come fosse un racconto formato da tanti tasselli incastrati l’uno nell’altro questo spettacolo mi dà la possibilità di rappresentare Eduardo osservato da angolazioni differenti.
La struttura è formata dalle musiche di Antonio Sinagra, sempre su parole di Eduardo, le quali, utilizzando senza timore sonorità e musicalità di oggi, scandiscono il passaggio da un argomento all’altro, accompagnandone e sottolineandone i vari stati d’animo in un concertato la cui partitura è la scrittura di Eduardo stesso.
Penziere Mieje credo sia dunque uno spettacolo del tutto particolare, ideato con molto amore, pensato per far conoscere momenti dell’elaborazione creativa di Eduardo poco noti, ma non per questo meno importanti, per poter approfondire e comprendere appieno il suo vasto percorso artistico.
A distanza di tempo dalla prima, lo spettacolo ha assunto la forma di “work in progress”: è stato modificato, è cresciuto, abbiamo aggiunto nuovi brani, nuove canzoni, cambiato qualche poesia, qualche monologo. Ma sono stato molto attento, ho riflettuto a lungo per non perdere di vista l’idea iniziale, per non tradirla facendomi prendere dal piacere di rappresentare o di inventare.
Luca De Filippo

“DOJE PAROLE SPERDUTE…” SULLA MUSICA
Per un compositore mettere in musica poesie è sempre un compito arduo, dato che la poesia porta in se già una sua “musica”. In questa occasione sono stato agevolato in quanto il mondo poetico di Eduardo mi era già dentro, avendo collaborato con lui negli ultimi anni della sua vita.
Ad ispirarmi a volte è bastata una parola, due frasi, a volte una poesia tutta intera oppure un’atmosfera. Gli stimoli creativi possono essere tanti e vari per cui diventa fondamentale il giusto equilibrio tra “razionalità” e “irrazionalità”; equilibrio che tra musica e parola si raggiunge solo quando l’una non prevarica l’altra.
Nel comporre le melodie, ispirato anche dalla “lingua” che Eduardo adotta nelle sue poesie, ho tenuto conto della tradizione partenopea, ma ho cercato di evitare tutto ciò che fosse “retorico” e puro “colore”, cose che lo stesso Eduardo rifiutava categoricamente. Convinto che la poesia e la musica sono linguaggi che nascono dall’ “io” più profondo e bisognosi di manifestarsi, voglio immaginare che la mia musica si sia incontrata con la poetica eduardiana sia nelle emozioni forti e immediate, sia nelle esplosioni intime e mediate.
Antonio Sinagra