liberamente ispirato ai testi di  G. C. Kellett
regia Carlo Cerciello
con Mariachiara Falcone, Fabiana Fazio, Ianua Coeli Linhart
Cecilia Lupoli, Sefora Russo
allestimento scenico Andrea Iacopino
trucco Vincenzo Cucchiara
aiuto regia Cinzia Cordella
ass.regia Elisa Buttà
foto di scena Guglielmo Verrienti
ufficio stampa Raimondo Adamo

produzione Elledieffe, La Fabbrica dell’Attore

con il contributo della Regione Campania L.R. n. 6/2007

liberamente ispirato ai testi di  G. C. Kellett
regia Carlo Cerciello
con Mariachiara Falcone, Fabiana Fazio, Ianua Coeli Linhart
Cecilia Lupoli, Sefora Russo
allestimento scenico Andrea Iacopino
trucco Vincenzo Cucchiara
aiuto regia Cinzia Cordella
ass.regia Elisa Buttà
foto di scena Guglielmo Verrienti
ufficio stampa Raimondo Adamo

produzione Elledieffe, La Fabbrica dell’Attore

con il contributo della Regione Campania L.R. n. 6/2007

Date Tournée

dal 23 novembre al 15 dicembre 2019 NAPOLI Teatro Elicantropo

dal 2 al 12 gennaio 2020 NAPOLI Teatro Elicantropo

Dio, in sembianze femminili, scende sulla terra per ascoltare le lamentele, i bisogni, i desideri delle donne e lo fa affidandone l’interpretazione alle sue assistenti, alla maniera di una perfetta showgirl, utilizzando, cioè, le regole dell’attuale società dello spettacolo e lo spettacolo andrà avanti, sempre e comunque, fino alla fine.

Scriveva John Gray negli anni ’90 che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, ma oggi è ancora vero? Dove sono finite le istanze femministe degli anni ’70 e il “pianeta donna” è davvero così diverso dal pianeta uomo?

Nel “blob” socio culturale contemporaneo, dove tutto è spettacolo, dove il contrasto tra la reale sofferenza dell’umanità e la patinata apparenza dell’opulento consumismo occidentale e occidentalizzante, immerge ogni valore, aspirazione, concetto, sessualità, relazione, sentimento, passione, fede, nella nebbia del paradosso, tanto gli uomini che le donne appaiono confusamente simili e nevrotici.

Audizioni delinea, dunque, diciassette ritratti di donne apparentemente diverse tra loro, ma fortemente accomunate da una nevrosi collettiva, dovuta alla generale sovraesposizione dell’immagine femminile, sempre più svuotata del contenuto e,  in senso meta teatrale, costituisce l’occasione per affidare diciassette personaggi femminili all’interpretazione di cinque giovanissime attrici, formate presso i Corsi di Perfezionamento Professionale di Anonima Romanzi/Teatro Elicantropo di Napoli.